Musei Capitolini

musei-capitoliniOspitati nel palazzo dei Conservatori e nel Palazzo Nuovo, costituiscono il più antico museo pubblico del mondo, grazie alla donazione del 1471 da parte di Sisto IV di alcune opere precedentemente conservate in Laterano. Nel ‘500 Leone X e Pio V implementarono la collezione, ma fu soprattutto nel 1734 con l’acquisizione della collezione di marmi antichi della collezione Albani, che il museo si ingrandì notevolmente. Con Roma capitale si arrivò a occupare anche il palazzo dei Conservatori e a creare il Museo Nuovo (1925) e il Braccio Nuovo (1952). I musei sono costituiti da una collezione di marmi e bronzi classici, dalla pinacoteca e dal medagliere.  Si parla di “musei”, al plurale, in quanto alla originaria raccolta di sculture antiche fu aggiunta la pinacoteca composta e formata da soggetti Romani. L’opera forse più famosa che vi è conservata è la statua equestre di Marco Aurelio; quella al centro della piazza è una copia, mentre l’originale, dopo essere stato sottoposto a lavori di restauro, è ora collocato nella nuova aula vetrata, l’Esedra di Marco Aurelio, nel Giardino Romano, dietro Palazzo dei Conservatori. Il Palazzo dei Conservatori è situato in Piazza del Campidoglio a destra del Palazzo Senatorio e di fronte al Palazzo Nuovo. Il Palazzo in questa posizione fu fatto erigere da Niccolò v. Michelangelo Buonarroti, a cui era stato commissionato il lavoro della complessiva risistemazione della piazza, ne disegnò la nuova facciata, che però non riuscì a vedere terminata in quanto morì durante i lavori.
Le sale che lo compongono, al primo piano del palazzo, erano utilizzate dai Conservatori per le attività connesse con il loro ufficio e costituiscono un complesso unitario per funzione e apparato decorativo.  In esse si tenevano, tra l’altro, le riunioni del Consiglio Pubblico e del Consiglio Segreto. La ricca decorazione di questi ambienti di rappresentanza (affreschi, stucchi, soffitti e porte intagliati, arazzi) ha come motivo conduttore l’antica storia di Roma, dalla fondazione all’età repubblicana. Il più antico ciclo di affreschi risale all’inizio del XVI secolo. Il piano nobile del Palazzo ospita le Sale di rappresentanza dei Conservatori, denominate Appartamento. Esse rappresentano il nucleo più antico del Palazzo: una parte degli ambienti conserva ancora parti del ciclo di affreschi eseguito agli inizi del secolo XVI, mentre la decorazione delle altre sale è stata rinnovata dopo l’intervento michelangiolesco. L’intero apparato decorativo dell’Appartamento, pur realizzato in interventi successivi e distinti, presenta tuttavia un carattere unitario legato alla esaltazione e al ricordo delle virtù e del valore degli antichi.
Trovarono collocazione in queste sale anche le antiche sculture bronzee che nel 1471 furono donate da Papa Sisto IV al popolo romano in virtù del loro valore simbolico, come memoria della grandezza di Roma che il governo pontificio intendeva rinnovare. La donazione dei bronzi sistini è considerata l’atto di fondazione dei Musei Capitolini e da allora opere d’arte, sculture antiche e dipinti di pregevole valore, furono raccolte in Campidoglio.
Mentre al secondo piano troviamo la Pinacoteca Capitolina che è la più antica collezione pubblica di dipinti.  Venne creata sul Campidoglio tra il 1748 e il 1750, con l’acquisto dei quadri del Cinquecento e del Seicento – tra cui autentici capolavori di Tiziano, Caravaggio e Rubens – provenienti dalle collezioni Sacchetti e Pio di Savoia.  In seguito il patrimonio del museo si è notevolmente accresciuto: va segnalato in particolare il lascito del conte Francesco Cini, che nel 1881 fece dono alla Pinacoteca di una splendida raccolta di porcellane.

Per maggiori informazioni visitare il sito dei Musei Capitolini.